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STAGIONE SCIALPINISTICA 2007

Dati Tecnici della Gita

GRAN PARADISO    (4.061 m)

Si tratta di un itinerario magnifico e gratificante che prevede la salita dell’unico 4.000 completamente italiano.

ACCESSO
Si prende l’autostrada A5 da Torino fino all’uscita di Aosta Ovest, si prosegue fino all’imbocco della Valsavaranche che si percorre completamente fino a Pravoiu, dove ha inizio la gita.

SALITA
1° Giorno: Dal parcheggio si attraversa sul ponte il torrente Savara e dirigersi verso l’alpeggio Pravieux (1.871 m); salire quindi il ripido bosco seguendo la traccia del sentiero estivo. Raggiunta l’alpe di Lavassey (2.194 m) svoltare a destra e, sempre seguendo le tracce del sentiero o tagliando in mezzo al rado bosco, raggiungere i pendii aperti della Costa Savolera. Tenersi sulla sinistra del torrente e a quota 2.650 m svoltare ulteriormente a sinistra sino a raggiungere il rifugio Chabod (2.750 m) dove pernotteremo.

2° Giorno: Si risale la spalla posta a monte del rifugio in direzione della Becca di Montandayné, sino a raggiungere il ghiacciaio a quota 3.100 m. Da qui iniziare un lungo traverso in direzione sud, passando alla base del Piccolo Paradiso e quindi sotto la Nord del Gran Paradiso, lasciando la zona più screpacciata sulla destra. Imboccare la valle glaciale che scende dalla Becca di Moncorvé tenendosi in centro-destra, al riparo da eventuali cadute di seracchi. Raggiunta la dorsale a quota 3.850 m, “Schiena d’Asino”, svoltare a sinistra passando alla base del Roc (4.026 m) e poi lungo il pendio mano mano più dolce sino al crepaccio terminale. Passarlo a piedi e portarsi alla base delle rocce finali. Raggiungere la cima del Gran Paradiso (4.061 m) con facili ma esposti passaggi.



DISCESA
Iniziare la discesa lungo l’itinerario di salita fino alla Becca di Moncorvé, quindi, costeggiando sulla destra i due caratteristici gendarmi quotati 3.704 m, continuare lungo i sempre più ampi pendii ovest. Giunti alla base del ghiacciaio, a 3.000 m, seguire il fondovalle portandosi verso sinistra sino al rifugio Vittorio Emanuele II (2.730 m). Proseguire dal rifugio verso Pont seguendo il sentiero estivo, con gli sci fino a dove la neve lo permette e poi a piedi.










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