Dati Tecnici della Gita
DOME DE NEIGE DES ECRINS (4.015 m)
Una montagna con grande fascino, una delle regine dell'intera catena alpina.
ACCESSO
Da Torino fino al Monginevro e Briancon a sinistra verso il "mare" ma poco dopo a destra per Ailefroide e Pre de Madame Carle, dove ha inizio la gita.
SALITA
1° Giorno: Si sale al Refuge du Glacier Blanc, seguendo l'itinerario del Pic du Rif. Dove si pernotta
2° Giorno: Si prosege oltre il rifugio ancora sul lato sinistro orografico della valle, per pendii morenici, in direzione nord. Verso quota 2.900 m si pone piedi sul ghiacciaio, quasi pianeggiante, che si segue, effettuando un ampio giro a sinistra, fino alle rocce che sorreggono il rifugio Des Ecrins.
Si prosegue sul ghiacciaio sino ai pressi del Col des Ecrins, a quota 3.367 m. Si intraprende ora la risalita del grande pendio che conduce alla vetta, si effettua un attraversamento verso sinistra, transitando sotto un'imponente seraccata. Si sale il pendio, sempre obliquando in direzione sud-est. Ci si avvicina alla cresta della Barre Noire, intorno a quota 3.700 m si cambia direzione, puntando ora decisamente ad Ovest. Un ampio corridoio glaciale viene percorso in tutta la sua lunghezz e si attacca la crepaccia terminale del Dome, verticalmente. Senza difficoltà si perviene alla cima.
DISCESA
Lungo l’itinerario di salita.
ACCESSO
Da Torino fino al Monginevro e Briancon a sinistra verso il "mare" ma poco dopo a destra per Ailefroide e Pre de Madame Carle, dove ha inizio la gita.
SALITA
1° Giorno: Si sale al Refuge du Glacier Blanc, seguendo l'itinerario del Pic du Rif. Dove si pernotta
2° Giorno: Si prosege oltre il rifugio ancora sul lato sinistro orografico della valle, per pendii morenici, in direzione nord. Verso quota 2.900 m si pone piedi sul ghiacciaio, quasi pianeggiante, che si segue, effettuando un ampio giro a sinistra, fino alle rocce che sorreggono il rifugio Des Ecrins.
Si prosegue sul ghiacciaio sino ai pressi del Col des Ecrins, a quota 3.367 m. Si intraprende ora la risalita del grande pendio che conduce alla vetta, si effettua un attraversamento verso sinistra, transitando sotto un'imponente seraccata. Si sale il pendio, sempre obliquando in direzione sud-est. Ci si avvicina alla cresta della Barre Noire, intorno a quota 3.700 m si cambia direzione, puntando ora decisamente ad Ovest. Un ampio corridoio glaciale viene percorso in tutta la sua lunghezz e si attacca la crepaccia terminale del Dome, verticalmente. Senza difficoltà si perviene alla cima.
DISCESA
Lungo l’itinerario di salita.
